Garage Schlosswiese: riskanter Unsinn ¦ Garage nel prato del castello: insensato e rischioso

PM Grüne Ratsfraktion,  15.05.2012 • CS Gruppo consiliare Verde

Den gestrigen Beschluss des Gemeinderats zugunsten des Standorts Schlosswiese können wir nur als glatte Fehlentscheidung bezeichnen: keine Verkehrslösung, dafür ein überzogenes Projekt am falschen Ort, das das Ensemble Schlossberg nachhaltig stört und große Risiken birgt.

  • Ein sechsstöckiges Monster mit 600 Parkplätzen unter der Schlosswiese kann nur als Fehlplanung bezeichnet werden. Der Standort deckt das Stadtzentrum nicht ab, der Graben ist über 500 Meter entfernt. In der Umgebung der Schlosswiese gibt es keinen Bedarf an Parkplätzen, der so eine Riesengarage rechtfertigen könnte. Von den Sportanlagen im Osten ist der Standort einen Kilometer entfernt. Der Verkehr zur Musikschule im Ragenhaus wird weiter großteils über die Stuckstraße zufahren. Die Garage bietet damit keinen nennenswerten Beitrag für die Verkehrsproblematik im Osten der Stadt, die sich im übrigen nur mit einer Zufahrt im Bereich Moessmer lösen lässt. Damit erfüllt die Garage keine relevante verkehrstechnische Funktion, vor allem aber nicht ihre Hauptfunktion als Zentrumsgarage, und liegt damit nicht im öffentlichen Interesse. Ein Raumordnungsvertrag entbehrt damit jeder Grundlage.
  • Das Argument, dass die Gemeinde die Garage selbst führen will, ist zwar nachvollziehbar, wird allerdings sinnlos, wenn man dafür den falschen Standort wählt. Hätte man einen Bruchteil der Energie in eine Lösung an der Schlosskurve investiert, statt eine „Ausschreibung“ zu machen, die einzig auf die Situation der Schlosswiese zugeschnitten ist, hätte man inzwischen wohl eine akzeptable Lösung gefunden. Eigenartig ist hier auch die Haltung gegenüber der Kronplatz Seilbahn AG als möglichen Partner für das Projekt Schlosskurve. War diese Gesellschaft – an der die Gemeinde im übrigen beteiligt ist und die sie als „im öffentlichen Interesse“ erklärt hat – beim Projekt „Ried“ noch als praktisch unfehlbar anzusehen, so sieht man jetzt plötzlich allerhand Risiken, wenn man „Private“ an die Garage heranlässt. Man hat aber offensichtlich kein Problem damit, sich in der Schlosswiese auf ein Kondominium mit einer ebenso privaten Gesellschaft einzulassen.
  • Das Projekt überzeugt auch auch aus technisch-finanziellen Gesichtspunkten nicht. Es ist nicht klar, wie die Rechnung aufgehen soll, vor allem nicht, wie man hier 300-400 Parkplätze verkaufen oder vermieten will. Der Standort birgt große Risiken in der Bauausführung, Fragen der Geologie und des Denkmal- und Ensembleschutzes sind nicht geklärt. Es besteht die Gefahr, dass auf die Gemeinde Kosten bzw. Gegenleistungen zukommen, die nicht mehr zu rechtfertigen sind. Bereits die Umwidmung von Gewerbegebiet in Dienstleistungen in der Industriezone Nord ist grundfalsch und widerspricht den Prinzipien der Südtiroler Raumordnung.
  • Vertragsurbanistik ist nicht gratis. Wenn die Gemeinde eine Einrichtung haben will, muss sie sie auch finanzieren. In diesem Fall, indem sie mit einem ihr anvertrauten Gemeingut Handel betreibt, der Landschaft und dem Lebensraum der Bevölkerung. Welches gute Geschäft eine fragwürdige Garage an einem ungeeigneten Standort am Ende sein soll, bleibt offen.

15.05.2012
Für die Grüne Ratsfraktion
Hanspeter Niederkofler

unsere Standortbewertung (März 2011)

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Garage nel prato del castello: insensato e rischioso

La decisione di ieri del Consiglio comunale a favore del prato del castello come ubicazione del nuovo parcheggio non può che essere definita un errore. Non risolve la situazione del traffico, si tratta di un progetto sovradimensionato nel posto sbagliato, che danneggia in modo duraturo l’insieme della collina del castello e comporta grandi rischi.

  • Un mostro di sei piani nel prato del castello non può che essere definito un errore di pianificazione. La posizione non copre il centro città, il Graben dista più di 500 metri. Nelle vicinanze del prato del castello non c’è un fabbisogno di posteggi che possa giustificare un garage di queste dimensioni. Gli impianti sportivi ad est distano un chilometro. Il traffico diretto alla scuola di musica nella Casa Ragen continuerà in massima parte a servirsi della via Stuck. Il garage non porta un contributo degno di nota alla problematica del traffico nella parte orientale della città, risolvibile peraltro solo con un un accesso nella zona Moessmer. Il garage quindi non ha una funzione rilevante per la gestione del traffico, soprattutto non è in grado di svolgere la sua funzione primaria come parcheggio centrale, e non può quindi essere definito nel pubblico interesse. Un contratto urbanistico risulta quindi privo di fondamento.
  • L’argomento che il Comune voglia gestire il garage in prima persona è comprensibile, ma non ha senso se si sceglie l’ubicazione sbagliata. Se si fosse investita solo una piccola parte delle energie per trovare una soluzione nella curva del castello, invece di di indire un „bando“ scritto su misura per la situazione al prato del castello, ormai si sarebbe trovata una soluzione accettabile. Strano anche l’atteggiamento verso la Funivia Plan de Corones S.p.A. come possibile partner per il garage nella curva. Questa società, nella quale il comune tiene una partecipazione e che ritiene „di pubblico interesse“, quando si trattava del progetto „Ried“ era da coniderarsi praticamente infallibile. Ora si vedono diversi rischi nel permettere che „privati“ si occupino del garage. Dall’altra parte non si vedono problemi mettendosi in condominio con una società altrettanto privata sotto il prato.
  • Anche dal punto di vista tecnico-finanziario il progetto non convince. Non è chiaro come i conti possano tornare, soprattutto come si prevede di vendere o affittare 300-400 posti macchina in questo luogo, che peraltro comporta grandi rischi nella realizzazione. Non sono chiarite le questioni riguardanti la geologia e la tutela architettonica e paesaggistica. C’è il rischio concreto che il Comune alla fine debba affrontare alti costi aggiuntivi o offrire contropartite non più giustificabili. Già il cambio di destinazione da zona produttiva a servizi nella zona industriale nord è assolutamente sbagliato e in contraddizione con i principi dell’urbanistica provinciale.
  • L’urbanistica contrattuale non è gratis. Se il Comune vuole una struttura, deve finanziarla. In questo caso facendo commercio con un bene comune affidatogli, il paesaggio e il territorio. Quale buon affare possa essere alla fine un dubbio garage in un luogo inadatto, resta da vedere.

15/05/2012
Per il Gruppo consiliare Verde
Hanspeter Niederkofler

la nostra valutazione dei siti (marzo 2011)

 

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