PM Grüne zu BBT / Besuch von Pat Cox, 20.03.2012

BBT-Projekt bleibt fixiert auf Haupttunnel und prioritären Zulauf, strategische Zulaufstrecke ab Waidbruck ist völlig ungelöst!

Es nützt wenig, wenn BBT-Betreiber, Landesregierung und Eisacktaler Bürgermeister die Fortschritte beim Bau des Probestollens und der Planung der Zulaufstrecke Franzensfeste-Waidbruck beschwören, während über den Rest der Strecke von weit über 100 km Ungewissheit herrscht und seine Realisierung im Dunkeln bleibt. Alle Energien konzentrieren sich auf das Kernstück Innsbruck-Waidbruck, während südlich die ungelösten Probleme gravierendes Ausmaß annehmen. Die Grundwidersprüche des BBT-Projekts sind weniger denn je ausgeräumt.

Gegen allen Zweckoptimismus ist festzuhalten: Der Brennerbasistunnel (BBT) wird wegen Österreichs chronischer Budgetknappheit bestenfalls 2016 angegangen und riskiert ständige Verschiebungen. Zur Erinnerung: Noch im Mai 2006 wurde die Tunneleröffnung großspurig für 2015 prognostiziert, jetzt gibt es zu dem Termin nicht einmal den Baubeginn des Hauptstollens. Auch wenn man Schweizer Bauzeiten zu Grunde legt (17 Jahre für den Gotthard-Tunnel), wäre der BBT 2033 fertig gebaut, aber noch ohne Zulaufstrecken. Und genau hier liegt „der Hund begraben“: Ohne Zulaufstrecken erfüllt der BBT eine Entlastungswirkung nur zwischen Innsbruck und Waidbruck, während der Rest Südtirols, zumal Bozen und das Trentino, umso stärker vom massiv ausgebauten Zugverkehr überrollt würden.

Die Erfolgsmeldungen übergehen daher Terminverschiebungen und Widersprüche, vor allem aber die handfesten Dauerprobleme der Bürgerinnen und Bürger an der Brennerautobahn, die unter wachsendem Lärm und zumal im Winter unter katastrophalen Luftwerten leiden.

Die Anrainer haben auch südlich des Brenners Anspruch auf Umsetzung des Brenner-Memorandums: Zu diesen gehören eine drastische LKW-Mauterhöhung, ein LKW-Nachtfahrverbot, Geschwindigkeitsbegrenzung, Fahrverbote für die Euro 2 bis 3-Klasse und Lärmschutz bei der Bahn. Verkehrsvermeidung und -verlagerung, etwa durch die Alpentransitbörse, sind weit wichtiger und erfolgversprechender als das BBT-Bauprogramm, das alle Straßen- und Bahnanrainer außerhalb des Einzugsgebiets umso mehr belastet.

Schließlich wäre es auch im Sinne des oft beschworenen Dialogs der BBT-Befürworter, wenn zu den Treffen mit TEN-Koordinator Cox auch Skeptiker und Gegner Zutritt hätten. Denn sie und die Grünen stellen die kritischen Fragen, die die Befürworter am liebsten unter den Teppich kehren würden.

Hans Heiss und Riccardo Dello Sbarba, Landtagsabgeordnete
Brigitte Foppa und Sepp Kusstatscher, Vorsitzende der Grünen-Verdi-Vërc

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Il progetto del Tunnel di base del Brenenro resta fermo al tratto Innsbruck-Ponte Gardena. Restano nella nebbia le tratte d’accesso a sud

Serve a poco che la società del BBT, la giunta provinciale e i sindaci della val d’Isarco si mostrino soddisfatti dei progressi della costruzione del cunicolo pilota e della pianificazione della tratta Fortezza-Ponte Gardena, mentre su tutto il resto della tratta d’accesso Sud lunga oltre 100 km pianificazione e realizzazione rimangono nella nebbia. Tutte le energie si concentrano sulla tratta Innsbruck-Ponte Gardena, mentre a sud restano irrisolti problemi molto gravi. Le contraddizioni di fondo del progetto del BBT non sono affatto superate.

Contro tutti i proclami di ottimismo, la verità resta che:

  1. A causa del deficit di bilancio in Austria l’inizio della costruzione del Tunnel resta rinviato al 2016 e rischia ulteriori ritardi. Non dimentichiamo che ancora nel 2006 fu prevista la messa in esercizio del tunnel nel 2015, mentre ora per quella data non sarà pronto neppure il cunicolo pilota. Anche se verranno impiegati “ritmi svizzeri” (17 anni per il Tunnel del Gottardo), il BBT sarebbe pronto solo nel 2033, ma senza le tratte d’accesso. E senza le tratte d’accesso il BBT alleggerisce solo il tratto Innsbruck-Ponte Gardena, mentre il resto dell’Alto Adige, per esempio il nodo di Bolzano e tutto il Trentino, verrà attraversato da molti più treni che passeranno sulla vecchia linea.
  2. Mentre si cantano le lodi del (futuribile) BBT, la popolazione resta esposta quotidianamente al crescente inquinamento atmosferico e da rumore provocato dall’autostrada del Brennero, che soprattutto in inverno presenta valori ambientali catastrofici.

La popolazione anche a sud del Brennero ha diritto alla realizzazione delle misure previste dal Memorandum del Brennero. Tra queste:

  • Un forte aumento dei pedaggi;
  • Divieto di transito notturno per i tir
  • Limiti di velocità
  • Divieto di transito ai tir Euro 2 e 3
  • Barriere protettive dal rumore lungo la linea storica.
  • Riduzione e spostamento del traffico attraverso la Borsa dei Transiti alpini.

Tutte queste misure sono meno costose, più rapide e più efficaci della cattedrale nel deserto del BBT che per di più causa coi suoi cantieri un peggioramento ulteriore per le popolazioni residenti.

Infine: sarebbe doveroso per chi parla sempre di “dialogo”, che agli incontri con il coordinatore Cox fossero invitati anche coloro che hanno critiche da fare al progetto e alla sua realizzazione, critiche che i fautori del BBT preferiscono nascondere sotto il tappeto.

Hans Heiss e Riccardo Dello Sbarba, consiglieri provinciali
Brigitte Foppa e Sepp Kusstatscher, portavoci die Verdi-Grüne- Vërc

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