NO TAV: Mont Cenis und Brenner ¦ Frejus e Brennero

PM Grüne, 07.03.2012

Wirtschaftslobbyisten, vor allem aus der Baubranche, haben in den letzten Jahrzehnten über Medien und Politik das Wirtschaftswachstum und die ständige Zunahme des Verkehrs zum Dogma stilisiert. Sie setzen auf Großprojekte, die nunmehr in der Öffentlichkeit aufgrund von massiver Werbung inzwischen als sinnvoll, ja sogar als unverzichtbar gesehen und nicht mehr kritisch hinterfragt werden.

Da neue Autobahnen quer über die Alpen politisch kaum mehr durchsetzbar geworden sind, werden seit einem Vierteljahrhundert immer mehr Hochgeschwindigkeits-Eisenbahnen gefordert, geplant und (selten auch) gebaut. Diese transeuropäischen Hochgeschwindigkeits-Eisen- oder Hochleistungsbahnen, wie sie beschönigend genannt werden, wurden aber nicht von unabhängigen Verkehrsexperten gefordert, sondern vorwiegend von Vertretern der Bauwirtschaft.

Die zwei Projekte für den Bau der Hochgeschwindigkeitsbahn unter dem Brenner (TEN-Achse Berlin-Palermo) und unter dem Mont Cenis (TEN-Achse Lissabon-Kiew) sind sehr ähnliche Produkte eines größenwahnsinnigen Wachstumsglaubens, obwohl die Situation in unseren Tälern mit jener im Susatal z.T. unterschiedlich zu bewerten ist.

Das gewaltsame Einschreiten durch ein massives Polizeiaufgebot gegen friedliche Demonstranten im Susatal hat in der Bevölkerung ganz Italiens breite Solidarität ausgelöst. Die Grünen-Verdi-Vërc verurteilen jede Form der Gewalt, solidarisieren sich aber mit jenen, die friedlich ihr Tal vor Übererschließung und einer militärischen Belagerung verteidigen.

Gerade aufgrund der verschiedenen Krisen und der schrumpfenden Bevölkerungszahlen in Italien und Mitteleuropa müssen derartige, vor 20 Jahren konzipierte Projekte zurückgestellt und neu überdacht werden. Die zögerliche Haltung in Österreich und Deutschland sollte endlich auch südlich des Brenners eine Nachdenkpause bewirken, vor allem auch, weil feststeht, dass die Zulaufstrecken zum BBT z. T. nicht einmal geplant werden und somit als irreal anzusehen sind. Statt der ständigen feierlichen Beteuerungen und der immensen Geldverschleuderung in ewige Baustellen sollten endlich die bestehenden Eisenbahnen modernisiert und potenziert werden. Dafür fehlen aber anscheinend die finanziellen Mittel.

Brigitte Foppa und Sepp Kusstatscher, Vorsitzende der Grünen-Verdi-Vërc

Riccardo Dello Sbarba und Hans Heiss, Landtagsabgeordnete

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Le lobby economiche, soprattutto le grandi società di costruzione, hanno negli ultimi anni fatto una massiccia pressione sulla politica e sui media, ottenendo di trasformare in dogma l’ideologia della crescita economica illimitata e del continuo aumento del traffico. Le grandi opere sono diventate – grazie alla martellante propaganda che è stata fatta – una risposta ragionevole, anzi assolutamente necessaria, agli occhi di molte persone, senza alcuna possibilità di chiedersi se hanno davvero senso.

Poiché è sempre più difficile realizzare nuove autostrade attraverso le Alpi, vengono da oltre un quarto di secolo sponsorizzate, progettate e (raramente) costruite linee ferroviarie ad alta velocità, ribattezzate ad alta capacità per renderle più accettabili, non sono però difese da esperti indipendenti di politica dei trasporti, ma da rappresentanti delle grandi imprese di costruzione.

In questo senso, i due progetti di linee ad alta velocità sotto il Brennero (asse TEN Berlino-Palermo) e quello sotto il Frejus (asse TEN Lisbona-Kiew) prodotti molto simili di quest’assurda fede per la crescita, anche se la situazione nelle nostre valli e quella in Val di Susa hanno anche aspetti differenti.

L’impiego massiccio di forze di polizia contro la protesta pacifica della popolazione ha provocato una vasta reazione di solidarietà in tutta Italia. I Verdi-Grüne-Vërc esprimono la propria solidarietà con tutte le persone che difendono la propria valle dalla devastazione ecologica e dall’occupazione militare.

Proprio a causa delle ripetute crisi economiche e del calo demografico in Italia ed in Europa, certi progetti – pensati oltre 20 anni fa – dovrebbero essere radicalmente rivisti. I dubbi che sul progetto esprimono da tempo sia Austria che Germania dovrebbero spingere anche l’Italia ad una pausa di riflessione. Anche perché le tratte d’accesso, che sono fondamentali perché il tunnel possa funzionare, nono sono ancora nemmeno progettate ed è sempre più chiaro che non saranno realizzate in tempo utile. La priorità dovrebbe essere invece data alla modernizzazione e al potenziamento delle linee esistenti, che sono largamente sottoutilizzate. Il rischio è che il poco denaro disponibile venga polverizzato in queste grandi opere inutili e non resti un soldo per i mille cantieri utili a ridurre i transiti e a potenziare il sistema ferroviario esistente.

Bolzano, lì 7 marzo 2012
Brigitte Foppa e Sepp Kusstatscher, Portavoci dei Grünen-Verdi-Vërc
Riccardo Dello Sbarba e Hans Heiss, Consiglieri Provinciali

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