Peraltrestrade: Zaia rilancia la Venezia-Monaco – c’è chi dice no

Il presidente della Regione Veneto Zaia rilancia il prolungamento dell’A27, un vero e proprio tormentone.

Viviamo una grave crisi strutturale nella quale ci vengono imposti sacrifici straordinari e tagli ai servizi essenziali: che senso ha sprecare tempo e risorse in un progetto che, da qualsiasi parte lo si prenda, non sta in piedi?

comunicato stampa 18.12.2011
ZAIA RILANCIA LA VENEZIA-MONACO – C’E‘ CHI DICE NO

Il presidente della Regione Veneto Zaia rilancia il prolungamento dell’A27, e lo fa a fine novembre in occasione dell’inaugurazione della MIG, Mostra Internazionale del Gelato di Longarone. Per la verità un po‘ ce l’aspettavamo, anche se non ne sentivamo certamente il bisogno. Questa volta il progetto ricalca la vecchia strada del gelato in direzione di Monaco di Baviera, che gelatieri Zoldani e Cadorini hanno percorso tanti anni fa, e viene presentato quale collegamento fondamentale con l’Europa centrale, finalizzato a ridare energia alle nostre zone.

In quale modo un’arteria di attraversamento che sventra le Dolomiti porterebbe energia alle nostre zone solo il presidente Zaia lo sa, e per quali interessi questa infrastruttura costituisca „un’opera fondamentale“si guarda bene dal dircelo, ma siccome si tratta della nostra pelle, del nostro territorio, del nostro futuro, lo invitiamo a fornirci pubblicamente un elenco dettagliato dei supposti vantaggi sui quali ragionare e da mettere sul piatto della bilancia dei costi/benefici.

Chi non ha problemi a motivare la propria contrarietà al progetto è la Provincia di Bolzano, che in un comunicato stampa a firma dell’assessore Michl Laimer ha ribadito che non darà mai il via libera al prolungamento autostradale sul proprio territorio, in quanto incompatibile con i piani della Provincia in tema di turismo e mobilità, ispirati ai principi delle Dolomiti patrimonio mondiale Unesco.

Neppure la nostra posizione è cambiata: siamo sempre convinti che l’autostrada sia un falso e dannoso problema, non una bacchetta magica in grado di risolvere i problemi di un territorio, e che il riproporla di continuo mascheri la sostanziale incapacità della nostra classe politica ed economica di progettare un futuro sostenibile e di alzare lo sguardo oltre ai propri interessi di bottega.

Continuiamo a pensare che un’infrastruttura di tipo autostradale calata sulla valle del Piave fino a Pieve di Cadore, per poi proseguire in un secondo momento in chissà quale direzione – non certo la Pusteria -sarebbe un colpo di grazia per il nostro territorio che ne uscirebbe condizionato e sfruttato nelle sue parti migliori.

Viviamo una congiuntura nella quale ci vengono imposti sacrifici straordinari e tagli ai servizi essenziali nel tentativo di evitare un tracollo dalle conseguenze disastrose, smettiamola di sprecare tempo e risorse in progetti che non stanno in piedi. Progetti sulla carta a costo zero perché finanziati dai privati? Stiamo all’erta: troppo spesso proprio tali progetti si sono rivelati dei grandi imbrogli portatori di benefici solo ai privati mentre oneri e rischi sono stati scaricati sui bilanci pubblici.

La proposta di convenzione allegata al progetto di fattibilità del prolungamento autostradale A27 ne costituisce un esempio da manuale. Vedere per credere.E poi, quali sarebbero i „privati“ che in un momento di difficoltà economica come questo, al limite del tracollo finanziario dello Stato, avrebbero la disponibilità economica da investire in una tratta autostradale fino a Rivalgo che non ha nessuna possibilità di essere remunerativa perché non ha sufficienti passaggi di auto? Siamo sicuri che i fantomatici capitali privati che secondo Zaia verrebbero investiti – ammesso che ci siano – abbiano un‘ origine trasparente e legale? Ma chi può permettersi oggi di buttare via i soldi?

La montagna bellunese sta invecchiando e si sta spopolando; servono idee per trattenere i giovani in loco e per valorizzare il capitale che ancora possediamo: il nostro straordinario ambiente. Auspichiamo che chi ci governa si impegni su questo fronte vitale per gli abitanti delle terre alte e lasci in subordine, almeno per una volta, gli interessi della pianura.

PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
peraltrestrade@libero.it
www.peraltrestrade.it

Dieser Beitrag wurde unter italiano, Pressemitteilungen abgelegt und mit , , , verschlagwortet. Setze ein Lesezeichen auf den Permalink.

Die Kommentarfunktion ist geschlossen.