Per Altre Strade: iniziativa per la mobilità, stazione Ponte nelle Alpi, sab 22.03.2014

PER ALTRE STRADE sostiene e partecipa alla seguente iniziativa:
SABATO 22 MARZO ORE 14:30 – STAZIONE FS PONTE NELLE ALPI
NO ALLA CHIUSURA DELLA TRATTA PONTE/CALALZO
PER IL POTENZIAMENTO DELLA FERROVIA
BASTA DISSERVIZI!

Pochi giorni fa si è riunito a Ponte Nelle Alpi il tavolo provinciale sulla mobilità per discutere dei problemi che gravano sull’intero territorio provinciale. Nonostante la scarsa presenza della politica istituzionale bellunese, la sala era gremita di cittadini e cittadine che hanno partecipato attivamente all’incontro descrivendo un quadro generale della situazione non più tollerabile. E’ stato prodotto un documento di sintesi che è stato spedito in Regione Veneto dove sono state elencate le varie richieste emerse dal dibattito che vanno nella direzione di un miglioramento generale dei servizi di trasporto pubblico su gomma e su rotaia.
Un documento importante, certo. Siamo convinti, però, che le nostre richieste potranno avere la giusta forza in Regione, solo se saranno accompagnate da una permanente mobilitazione dal basso capace di tenera alta l’attenzione su una problematica che necessita di soluzioni non più rimandabili.

Per questo abbiamo deciso di convocare per sabato 22 marzo alle ore 14:30, ad un mese esatto dall’iniziativa in stazione a Belluno (vedi in calce) un’altra assemblea/presidio questa volta in stazione dei treni a Ponte nelle Alpi. Una stazione che rappresenta un importante nodo di scambio per il territorio, che oltre ad aver già subito la chiusura della biglietteria rischia di non veder più l’apertura della tratta ferroviaria verso Calalzo, in questo momento chiusa per lavori di manutenzione. Riaprire il prima possibile la tratta Ponte Nelle Alpi-Calalzo è una priorità, perché si tratta di un’arteria fondamentale di collegamento verso nord dell’intero territorio provinciale. Un’arteria che non solo va preservata, ma va potenziata e prolungata verso Cortina e poi Dobbiaco, per allacciare la rete bellunese con quella del Trentino Alto Adige, all’oggi priva di qualsiasi collegamento.

Un’idea che può rappresentare l’inizio di un percorso virtuoso di rilancio di questo territorio, soprattutto dal punto di vista turistico, capace di valorizzare il patrimonio paesaggistico delle nostre montagne, a differenza di un prolungamento autostradale che comporterebbe un’ennesima inutile e dannosa ferita per un territorio unico al mondo.

A partire da questa prima alternativa inizieremo a scrivere il secondo capitolo della Carta della mobilità sostenibile di montagna e lo faremo, ancora una volta, riappropriandoci di quel bene comune che è la stazione di Ponte Nelle Alpi.
Vi aspettiamo!

http://bellunopiu.it/sabato-22-marzo-per-una-mobilita-sostenibile-di-montagna/

 

bellunopiu/iziativa in stazione a Belluno 22 febbraio 2014: Ieri, sabato 22 febbraio, è stato scritto il primo capitolo della carta della mobilità sostenibile di montagna.

Lo si è fatto con una iniziativa di riappropriazione di uno spazio pubblico, la stazione dei treni di Belluno. Un atto simbolico attraverso il quale si è voluto lanciare, alle istituzioni regionali e locali, un messaggio chiaro: il diritto alla mobilità deve essere garantito migliorando le condizioni del servizio pubblico locale e allo stesso tempo deve essere ripensata interamente la politica dei trasporti in questo territorio, verso un modello sostenibile e a vocazione turistica.

Questo è il focus su cui si è incentrato il dibattito dell’assemblea di ieri che si è aperta esprimendo massima solidarietà e vicinanza ai No Tav e a tutti gli attivisti che lottano in difesa dei propri territori colpiti da un’indegna repressione.

Si sono susseguiti poi, i vari interventi delle diverse realtà presenti che hanno fatto emergere i contenuti di questo primo capitolo, ovvero gli enormi problemi che caratterizzano la mobilità di questo territorio: dall’elevato costo degli abbonamenti per gli studenti, alla mancanza di integrazione tra il trasporto pubblico su gomma e quello su rotaia, al costante e progressivo peggioramento delle qualità dei servizi attraverso la diminuzione delle corse, i ritardi cronici fino al rischio di chiusura definitiva delle tratte ferroviarie come la Ponte nelle Alpi-Calalzo in questo momento inagibile per lavori. Il tutto, mentre rimane ancora aperta la partita relativa alla possibilità che venga realizzato il prolungamento dell’A27, un progetto dall’impatto devastante e inutile per questo territorio, attraverso quel sistema economicamente insostenibile del project financing.

Una discussione vera quindi, nella quale si è descritta efficacemente una situazione oramai non più tollerabile. Una consapevolezza che impone agli attivisti e alle attiviste di questo territorio di costruire un percorso di lotta unitario capace di incedere e di valorizzare le conoscenze dei tanti e tante che in questi anni si sono già attivati su questi temi.

Non si parte da zero, quindi.
La ricchezza di contenuti e di forze emersa ieri, infatti, è un patrimonio su cui fondare questo nuovo percorso.

Ora è necessario iniziare a scrivere il secondo capitolo di questa carta, ovvero le alternative. Capitolo che non può che essere prodotto sullo stesso stile di ieri, cioè a partire da dalle mobilitazioni capaci di rendere visibile il problema e attraverso le quali ridisegnare una nuova mobilità per questo territorio.

La prima occasione potrebbe essere il 7 marzo, ovvero quel “Tavolo provinciale sulla mobilità” convocato puntualmente dal Comune di Ponte nelle Alpi dove sono stati invitati tutti i Sindaci della provincia, i Parlamentari bellunesi e i Consiglieri regionali.
Un appuntamento nel quale si capiranno le vere intenzioni degli amministratori di questo territorio rispetto ad un problematica che necessità di soluzioni non più rimandabili.

promosso da:
Comitato Acqua Bene Comune
Per Altre Strade
Belluno più
Rete Studenti Medi
Gruppo Natura Lentiai
Magazzini Prensili

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Eine Antwort auf Per Altre Strade: iniziativa per la mobilità, stazione Ponte nelle Alpi, sab 22.03.2014

  1. forumonline sagt:

    Buongiorno,

    a nome della Piattaforma Pro Pusteria vorrei mandare un saluto alla vostra manifestazione di sabato ed esprimervi la nostra solidarietà.

    Una moderna ferrovia regionale è un’infrastruttura fondamentale per una valle alpina. Le nostre due ferrovie una volta erano collegate dalla Dobbiaco-Calalzo e anni fa „condividevano“ ancora il treno notturno da e per Roma con carrozze per S. Candido e Calalzo. Anche la Fortezza-S. Candido era considerata un ramo secco sul quale non investire, ma soprattutto la riapertura della linea Merano-Malles nel 2005 ha cambiato le prospettive e permesso che si investisse anche sugli altri tratti provinciali. Riapertura che, ricordiamo, fu concessa dalla Giunta provinciale a malavoglia, dopo anni di insistenti pressioni da parte di ambientalisti ed amministrazioni locali, poiché nessuno dei responsabili credeva in un successo. Che invece c’è stato, oltre ogni aspettativa.

    L’impegno è servito, insomma, oggi in Pusteria abbiamo stazioni rinnovate e nuovi treni ogni mezz’ora e anche il turismo adesso sta scoprendo l’importanza della nostra ferrovia. Fino ad arrivare però ad una mobilità veramente sostenibile ed abbandonare le opere stradali che non risolvono problemi ma ne creano di nuovi, ci vorrà ancora tanta strada. E fa bene sapere che anche oltre i confini regionali e nazionali c’è chi la pensa allo stesso modo e si sta impegnando per gli stessi obiettivi.

    Cordiali saluti,
    Hanspeter Niederkofler, Brunico