Corriere delle Alpi, 23.02.2014 – Ieri prima assemblea pubblica nell’atrio della stazione delle associazioni che chiedono integrazione tra bus e ferrovia e potenziamento dei treni
BELLUNO. Inaugurato ieri ufficialmente, con un’assemblea pubblica, un nuovo percorso condiviso tra le varie anime della società civile che dovrebbe portare alla stesura di una Carta del trasporto pubblico sostenibile in montagna. L’incontro si è svolto nella giornata nazionale contro le grandi opere, in particolar modo contro la Tav.
Sul piatto il mantenimento della ferrovia con il suo potenziamento e l’apertura verso nord (Dobbiaco), un’integrazione tra rotaia e gomma, un’aumento delle piste ciclabili e un no secco alle grandi opere come il prolungamento dell’A27. Un trasporto a 360 gradi usufruibile da tutti, e che coniughi anche l’aspetto turistico. Questi i temi dibattuti nell’atrio della stazione ferroviaria di Belluno «uno spazio comune di cui dobbiamo riappropriarci», ha detto Valter Bonan, assessore all’ambiente e ai beni comuni di Feltre. Una ottantina di persone ha dato vita a questo confronto. -> all’articolo