Per Altre Strade: Protocollo Trasporti Convenzione delle Alpi – Italia inaffidabile?

Il 9 novembre 2012 l’Italia ha finalmente ratificato il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, ma a distanza di pochi mesi, il 7 febbraio 2013, lo stesso è stato sostanzialmente svuotato da una „Nota Interpretativa“ del Governo Italiano, che lascia aperta la possibilità di completare o costruire nuove infrastrutture stradali per il trasporto merci attraverso le Alpi.

Per il Cadore questo comporta che potrebbero tornare di attualità i progetti „Alemagna“ o „Cavallino“, cioè il prolungamento dell’autostrada A27 in direzione Dobbiaco oppure Comelico Superiore, attraverso il Cadore centrale.

Proprio durante la Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi, per assecondare gli interessi delle lobbies dell’asfalto e del cemento, l’Italia va in controtendenza e rischia di isolarsi rispetto alle scelte più avanzate, responsabili e qualitativamente più sostenibili degli altri partners europei.

Se questo Paese saprà tener fede agli impegni internazionali, oppure se una volta di più si mostrerà partner INAFFIDABILE che aggira gli accordi multilaterali minando alle radici la Convenzione delle Alpi, e con essa l’obiettivo di un futuro più rispettoso dei territori e della qualità della vita delle popolazioni alpine, lo sapremo nei prossimi giorni.

Per maggiori dettagli, si riporta in calce il comunicato emesso dai Verdi dell’Alto Adige il 29 gennaio scorso

PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
www.peraltrestrade.it

03/02/2014

Le direttrici Brennero e Tarvisio sono ampiamente sufficienti a soddisfare le esigenze degli scambi internazionali: l’ulteriore sacrificio di un territorio di pregio, oltretutto in ambito Dolomiti Unesco, non sarebbe in alcun modo giustificato.

 

comunicato VERDI ALTO ADIGE / PROTOCOLLO TRASPORTI /ALEMAGNA

Il tempo stringe: l’Opposizione austriaca nei confronti dell’Alemagna e della minaccia al Protocollo Trasporti va presentata senza indugio.

Il 9 novembre 2012, quasi 15 mesi fa, l’Italia ha finalmente ratificato il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi. Subito dopo però lo stesso, disegnato soprattutto per il Sudtirolo, è stato talmente ammorbidito da una “Nota Interpretativa”, da lasciare aperta la possibilità di portare a compimento l’”Alemagna”. E’ urgente che il Presidente della Giunta Provinciale Kompatscher, in accordo con l’Austria, si attivi per far decadere questa “Nota Interpretativa”. Fino al 6 febbraio c’è ancora tempo per presentare questa Opposizione, l’attuale visita a Vienna potrebbe essere l’occasione ideale per un Accordo che leghi gli interessi del Sudtirolo con quelli dell’Austria.

Per riassumere: il 9 novembre 2012 il Capo dello Stato italiano ha promulgato la legge della ratifica del Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, a seguito dell’approvazione di Camera e Senato. L’Italia ha però inserito un’ “Interpretazione” molto problematica di due articoli fondamentali (n.11 e n.14), come si è appreso dal Bollettino Ufficiale della Repubblica Austriaca.

Il divieto a costruire nuove arterie viarie transfrontaliere in quota previsto dall’art. 11 è stato “interpretato” nel senso che “non pregiudichi la costruzione sul territorio italiano di opere viarie adatte al traffico di lunga percorrenza, incluso lo sviluppo di infrastrutture necessarie per gli scambi commerciali con i Paesi a Nord delle Alpi”.

Tutto questo conferma a chiare lettere che la prosecuzione dell’”Alemagna” dal Cadore attraverso la Val Pusteria fino al confine di Stato torna ad essere possibile, una prospettiva, che al Sudtirolo e al Tirolo è del tutto invisa. Proprio per questo è importante che la Repubblica Austriaca sollevi Opposizione nei confronti dell’emendamento al Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, azione che va intrapresa entro il 7 febbraio 2014. Sul problema aveva richiamato l’attenzione oltre un anno fa la precedente rappresentante dei Verdi Cristina Kury.

Il Ministro degli Esteri Kurz e quello dell’economia Rupprechter sono già stati sollecitati a intervenire dal  Consigliere Nazionale Georg Willi, solo che il Presidente Kompatscher, attualmente a Vienna, e quello del Tirolo, dovrebbero portare avanti con forza gli interessi di ambedue le Regioni.

Se entro il 6 febbraio non verrà sollevata da parte del Governo Austriaco alcuna Opposizione ufficiale –   che ci sia o non ci sia una Convenzione delle Alpi – il prolungamento dell‘“Alemagna“ dal Cadore attraverso la Pusteria fino al confine di Stato sarà di nuovo possibile. Il Sudtirolo,  nella persona del Presidente Kompatscher ha ora la possibilità di reclamare una funzione di protezione da parte dell’Austria in una fase così delicata. Il termine per l’Opposizione non dovrà venire oltrepassato per correre dietro a considerazioni errate.

Hans Heiss
Brigitte Foppa
Riccardo Dello Sbarba

Bolzano, 27. 01. 2014

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