Dopo le manifestazioni contro le grandi opere arrivano puntuali le critiche di chi ci dice che dobbiamo smetterla con i soliti „no“.
Allora, sì.
Sì. Sì ai treni pendolari, sì all’energia rinnovabile e pulita, sì alla raccolta differenziata, sì al microeolico e alla geotermia, sì al recupero dei centri storici e al turismo, sì alla cura del dissesto idrogeologico, sì alle piccole opere, sì alla messa in sicurezza delle scuole, sì alla riconversione ecologica dell’economia e della società!
Può bastare?
Domenico Finiguerra, 25.03.2013