Lavori A27, fondi neri per 600 mila euro

Corriere delle Alpi, 03.03.2013 – Sotto inchiesta il progetto di prolungamento da Pian di Vedoia a Pieve di Cadore: la Mantovani avrebbe usato false fatture

Seicentomila euro di fondi neri nell’ambito delle attività di consulenza e progettazione del tratto autostradale Pian di Vedoia-Pieve di Cadore. È quanto emerge dall’inchiesta della Procura veneziana sulla Mantovani spa, l’asso pigliatutto delle infrastrutture venete il cui presidente Piergiorgio Baita è finito in carcere a Belluno con l’accusa di una frode fiscale da 10 milioni di euro. La somma, contestata dagli uomini della Guardia di Finanza, fa riferimento a un giro di fatture fasulle usate dalla Mantovani nei suoi bilanci ed emesse da un’azienda di San Marino, la Bmc Broker di William Colombelli che metteva in conto servizi e lavori in realtà mai effettuati. A questo gruppo di false fatture, apparterebbero – secondo gli inquirenti – anche due documenti contabili che portano le date del 4 giugno e del 4 settembre 2007, del valore di 300 mila ciascuno. Le fatture in questione risultano emesse dalla Bmc Broker a seguito dell’affidamento alla stessa (da parte della Mantovani) di un’attività di collaborazione nella redazione del progetto relativo al prolungamento di Pian di Vedoia a Pieve di Cadore, denominato tratto A, inserito nel più vasto collegamento tra A27 e A23. Ebbene, secondo gli investigatori, la Bmc Broker non ha mai fatto i lavori indicati.
Diversi gli elementi in base ai quali la Finanza arriva a tali conclusioni. Primo fra tutti il fatto che quegli stessi, identici, interventi sono stati eseguiti in parte da dipendenti della Mantovani e in parte da altre società (di Padova, Milano, Rovigo) che li hanno regolarmente fatturati. I nomi di tali aziende figurano in un elenco di operatori interpellati dalla Mantovani per la predisposizione del progetto preliminare e la Bmc Broker non vi figura. Possibile che sia stata dimenticata? Il punto è che essa non compare neppure nella documentazione che la Mantovani presenta alla Regione Veneto nell’agosto 2007. Ma non basta: gli investigatori hanno chiesto ai referenti delle società che hanno lavorato al progetto se avevano conosciuto gli uomini della Broker. La risposta? Negativa, nessuno li ha mai visti alle riunioni operative, né ha mai collaborato con loro. E ancora: la relazione inviata dalla Broker alla Mantovani è pressoché identica a quella firmata da un’altra società. Per gli inquirenti la conclusione è che tra la Broker e la Mantovani esistesse un vero e proprio accordo per la predisposizione di documenti inerenti a rapporti commerciali inesistenti. Il risultato? Da un lato il fittizio aumento dei costi permetteva alla Mantovani di abbattere le imposte (e quindi di frodare il fisco), dall’altro si potevano costituire fondi neri. Fondi la cui destinazione è ancora da accertare.

Cartelline uguali e protocollo sbagliato, ecco cosa ha insospettito la Finanza

Gli investigatori ritengono false le due fatture emesse nel 2007 dalla Bmc Broker di San Marino e usate dalla Mantovani, anche in base alle modalità con le quali esse sono state catalogate e archiviate nell’azienda di Piergiorgio Baita. Più precisamente: sia la documentazione inviata dalla Mantovani alla Bmc, sia quella di Bmc a Mantovani, è stata rinvenuta in uguali cartelle di plastica di colore nero: per gli investigatori ci sarebbe stata pertanto un’unica mano nella predisposizione dei due fascicoli. In altre parole, per la Guardia di Finanza, la documentazione all’apparenza proveniente dalla società di San Marino era stata in realtà formata nella sede della Mantovani. Gli investigatori definiscono tale elemento «un sintomo» dell’inesistenza delle operazioni indicate in fattura. Incongruenze sono state rilevate inoltre nei numeri di protocollo: in un caso tale numero rinvia non alla Bmc, ma a un soggetto diverso e non coinvolto nel progetto. (s.t.)

di Sabrina Tomè
s.t.

 

Dieser Beitrag wurde unter Artikel, italiano abgelegt und mit , , , verschlagwortet. Setze ein Lesezeichen auf den Permalink.

Die Kommentarfunktion ist geschlossen.