Saranno celebrati il 18.12.2012 alle 15 a Cortina, nella chiesa parrocchiale, i funerali di Dino Fava, 82 anni, ex assessore provinciale nella giunta De Bona tra il 1990 e il 1995. Ma gli incarichi e gli impegni di Fava sono stati molti altri, come quelli nel mondo ambientalista e nell’Unione provinciale ciechi.
La famiglia ha appunto comunicato che le offerte che saranno raccolte durante la funzione religiosa verranno devolute all’Unione ciechi e ipovedenti di Belluno.
Sergio Reolon, consigliere regionale che è stato in giunta con Fava, lo ricorda come uno dei primi ambientalisti del Bellunese. Come assessore all’ambiente aveva gestito la fase del trasferimento dell’impianto del Maserot di Santa Giustina dalla Regione alla Provincia.
«Di Fava ricordo anche la sua battaglia contro l’autostrada, a favore della ferrovia, per la tutela delle acque. Gli ero amico – continua Reolon – sono molto addolorato per la sua scomparsa».
Oscar De Bona, presidente della Provincia in quegli anni, viene raggiunto dalla notizia in Brasile: «Fava aveva portato nella giunta la sua sensibilità di ambientalista. Era sempre presente, dinamico, entusiasta». Fava seguiva da vicino tutte le problematiche della mobilità nei paesi alpini, attraverso la Convenzione delle Alpi o i movimenti ambientalisti tipo Mountain Wilderness.
«Cercava di conciliare il rispetto dell’ambiente con lo sviluppo: trovava sempre la sintesi che teneva conto di norme e di necessità dello sviluppo».
«Di lui ho un bellissimo ricordo, il ricordo di una persona leale, che forse all’inizio ti guardava con un po’ di sospetto, ma poi diventava un amico vero».
De Bona ricorda come Fava avesse cominciato ad avere i primi problemi di vista verso la fine del suo mandato. Negli ultimi tempi aveva avuto dei problemi respiratori e per questo era ricoverato all’ospedale di Belluno, dove si è spento alle 15 di sabato. Dino Fava lascia la moglie Paola, il figlio Paolo.
