PM Grüne: Antersasc – „neue“ Straße gefährdet das Weltnaturerbe ¦ la „nuova“ strada mette a rischio le Dolomiti patrimonio Unesco

Laut Medienberichten soll nun auch die Baukommission der Gemeinde Abtei dem neuen Vorschlag eines Almweges auf die Antersasc zugestimmt haben. Dabei hat das Verwaltungsgericht bereits einmal – angerufen von WWF und dem Dachverband für Natur- und Umweltschutz – den Straßenbau auf die Antersasc-Alm untersagt.

Das „neue“ Projekt sieht eine 4,5 Meter breite Straße vor, die auf der selben Trasse verläuft wie die ursprüngliche Variante, dient allein privaten Interessen und gefährdet die Schönheit des unberührten Antersasc-Tals. Damit gleicht dieses Projekt dem vorgehenden, das vom Verwaltungsgericht gestoppt wurde und von den zuständigen Ämtern und der II. Landschaftsschutzkommission ein negatives Gutachten erhalten hat. Die Straße würde den Naturpark Puez Geisler bzw. ein Natura-2000-Gebiet queren und zudem einen Bereich betreffen, der von der Unesco als Weltnaturerbe anerkannt wurde. Um diesen Status als Weltnaturerbe beibehalten zu dürfen, musste sich die Landesregierung verpflichten, das Gebiet in seiner Ursprünglichkeit zu erhalten: Jede negative Veränderung könnte zur Aberkennung des Schutzstatutes führen und damit der Wirtschaft und den Tourismus des gesamten Dolomitengebietes enormen Schaden zufügen. Es sei daran erinnert, dass das Welterbekomitee im Zuge der Überprüfung der bereits gelisteten Gebiete, die übermäßige Straßenerschließung der Dolomiten im Zuständigkeitsbereich der Provinz Bozen als Kritikpunkt anführte, der einer besonderen Beobachtung bedarf. Die neue Straße auf die Antersasc kann diesen Befund nur verschlechtern.

Die Grünen werden die Gremien der UNESCO von diesem sinnlosen und schädlichen Projekt eines Almerschließungsweges auf die Antersasc in Kenntnis setzen. Sobald die ersten Verwaltungsakte folgen, werden auch diese angefochten.

Der Fall Antersasc ist zum Sinnbild für die Verteidigung der Dolomiten als Welterbe und für den Kampf gegen die zunehmende Erschließung der Berge geworden.

21.08.2012
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

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Ci risulta che anche la commissione edilizia del Comune di Badia ha approvato la nuova proposta di strada di collegamento per la Malga di Antersasc, già bloccata dal Tar di Bolzano dopo i ricorsi delle associazioni ambientaliste e la rivolta degli amanti della natura delle stesse valli ladine.
Il “nuovo” progetto – anche questo a servizio di un privato, ma presentato dalla Forestale di Brunico e pagato con denaro pubblico – prevede una strada larga 4,5 metri sullo stesso tracciato e viola una delle ultime e rare valli intatte dell’area dolomitica. In questo senso il progetto non è affatto diverso da quello già bocciato da Tar e da tutte le competenti commissioni provinciali.
La strada infatti attraverserà il parco naturale e la zona delle Dolomiti che ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco come “patrimonio naturale dell’umanità”. Per ottenere tale tutela, la Giunta provinciale si è impegnata con l’Unesco a non alterare ulteriormente lo stato della natura e del paesaggio: ogni degrado può convincere l’Unesco a ritirare il suo riconoscimento, con un enorme danno economico e turistico per l’intera area dolomitica.
Va ricordato che appena un anno fa, al termine della sua ispezione, proprio la commissione tecnica dell’Unesco sottolineò come aspetto critico, e da tenere sotto osservazione, “l’eccesso di collegamenti stradali nell’area dolomitica che fa parte della provincia di Bolzano”. La nuova strada attraverso la valletta di Antesasc non potrà che aggravare questo giudizio.

Noi Verdi segnaleremo immediatamente all’Unesco il fatto grave che gli stessi enti pubblici insistano su un’opera inutile e dannosa, che altera ambiente e paesaggio nel cuore dell’area Unesco. A questa segnalazione seguiranno certamente ricorsi se la procedura in corso dovesse sfociare in atti amministrativi.

Il caso Antersasc è diventato emblematico per la difesa delle “Dolomiti patrimonio naturale” e la lotta contro la crescente urbanizzazione della montagna.

21/08/2012
Riccardo Dello Sbarba
Hans Heiss

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